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Se sei un privato cittadino e ti trovi nella necessità di far tradurre i tuoi documenti per poterli utilizzare in un paese estero, avrai bisogno di una traduzione giurata o asseverazione.
In genere, con il termine legalizzazione si fa riferimento al procedimento tramite il quale si autentica la firma apposta da un pubblico ufficiale su un documento o un atto (in questo caso rientrano le asseverazioni), dando valore legale al documento in questione.
Secondo la Legge italiana, la legalizzazione della firma di un documento risulta necessaria in due casi:
1) legalizzazione documenti per l’estero: serve laddove le firme apposte su un qualsiasi atto o documento formato in Italia debbano avere valore legale, anche all’estero, dinnanzi a un’autorità estera. A tal proposito si cita l’Art. 33, comma 1 del D.P.R. 28/12/2000 n°445:
“Le firme sugli atti e documenti formati nello Stato e da valere all’estero davanti ad autorità estere sono, ove da queste richiesto, legalizzate a cura dei competenti organi, centrali o periferici, del Ministero competente, o altri organi e autorità delegati dallo stesso.”
2) legalizzazione documenti stranieri in Italia: occorre laddove sia necessario legalizzare, entro i confini dello Stato italiano, un documento formato all’estero.
La legalizzazione viene effettuata dalla prefettura competente (per delega del Ministero degli Affari Esteri). Il documento deve presentare la firma completa da legalizzare. Una volta presa visione del documento, si procede ad apporre i seguenti dati:
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data e luogo di legalizzazione;
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nome e cognome;
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qualifica e firma del pubblico ufficiale legalizzante;
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timbro dell’Ufficio Territoriale Del Governo (come descritto nell’Art. 30 del D.P.R. 28/12/2000 n°445).
In alcuni casi può provvedere al servizio di legalizzazione documenti la stessa Procura della Repubblica.
A differenza dell’asseverazione, i tempi di espletamento per la legalizzazione di una firma variano, generalmente dai 3 ai 5 giorni lavorativi.
Per poter esercitare la professione di infermiere in Regno Unito è necessario ottenere l’iscrizione al NMC, ilNursing and Midwifery Council, l’albo professionale degli infermieri. Vi consigliamo di visitare il sito www.nmc-uk.org per reperire informazioni affidabili e aggiornate.
L’NMC vi richiederà di allegare alla vostra richiesta di iscrizione i seguenti documenti, corredati da una traduzione ufficiale:
1. Certificato di laurea (valido per l’estero) o copia autenticata;
2. Certificato del Casellario Giudiziario (Police Clearance Certificate);
3. Copia autenticata del Passaporto o della Carta d’Identità.
Poiché questi documenti sono scritti in italiano, vanno tradotti in lingua inglese. Ovviamente non basta una traduzione fatta dall’amico che conosce l’inglese, occorre una traduzione che abbia una validità e un riconoscimento ufficiali.
Si tratta di una traduzione certificata, da non confondere con la traduzione giurata o asseverata. In Italia quando si parla di una traduzione ufficiale si intende la traduzione asseverata, ovvero giurata dal traduttore presso un tribunale italiano. Ma il concetto di traduzione giurata non esiste in Regno Unito, né negli Stati Uniti d’America. I paesi anglosassoni riconoscono invece la certified translation, traduzione certificata, nella quale il traduttore professionista emette un certificato in cui attesta di aver prodotto una traduzione accurata e completa del testo di partenza, riportando i suoi dati anagrafici e i suoi recapiti di contatto. Vedete bene che si tratta di due pratiche diverse, sebbene lo scopo sia lo stesso, ovvero quello di dare valore legale alla traduzione.
La prassi comune adottata dagli italiani in partenza verso il Regno Unito è quello di fare asseverare i propri documenti tradotti. Il NMC informa che non era necessaria la traduzione asseverata, ma bastava una traduzione certificata emessa dalla nostra agenzia.